Nel rapporto dell’Agenzia nazionale per la sicurezza nelle ferrovie vengono esposte grandi preoccupazioni per la grave carenza della manutenzione del materiale rotabile e delle infrastrutture (ovvero praticamente tutto) gestito da RFI e Trenitalia.
L’articolo apparso sul Fatto Quotdiano spiega che i dati forniti dall’Agenzia sfatano anche un altro tenace luogo comune del mondo dei binari e cioè che le Ferrovie italiane siano le più sicure d’Europa. I confronti internazionali indicano che gli incidenti totali sui binari italiani sono da un paio d’anni più numerosi di quelli avvenuti in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia. Peccato che Moretti (due milioni di euro all’anno di stipendio) abbia sempre detto che le nostre ferrovie erano le più sicure d’Europa . Se volete farvi un’idea dello stile, leggete la sua intervista “Mia ossessione è dare di più al cliente senza aumentare i prezzi“. Dottor Moretti, vorremmo avere i treni sui binari quando dovrebbero esserci, e vengono soppressi. Vorremmo vedere treni regionali non composte da due automotrici diesel per 300 viaggiatori, come avviene giornalmente sulla Padova-Monselice-Mantova o sulle linee per Bassano e Belluno/Calalzo. Non vorremmo vedere treni regionali che impiegano tre ore per percorrere 230km tra Padova e Milano quando quindici anni fa impiegavano oltre mezz’ora in meno, non vorremmo vedere Intercity cancellati e intere tratte, come Padova-Rimini, accessibili solo a ricchi visti i prezzi esorbitanti degli unici treni rimasti , Frecciabianca e Frecciargento, oppure in 6 ore di percorso per 250km , tanto sono stati rallentati i regionali rimasti , dove si viaggia perennemente in piedi il fine settimana.