da un commento del “Corriere della Sera”
Io credevo che quando si parla di fuga di cervelli ci si riferisse a brillanti giovani che dopo anni di precariato (borse di studio da 1200 Euro al mese) sono costretti ad emigrare perché non vengono stabilizzati in Italia. Nel caso della dr.ssa Capua che percepisce uno stipendio lordo di 160.000 Euro all’anno, ha un contratto a tempo indeterminato e può contare sull’aiuto di ben 70 persone del suo staff, non mi pare proprio il caso! Mi sembra che finora la tutta la sua produzione scientifica venga dal lavoro svolto all’interno dell’IZSVE di Padova, allora perché voler andare via? Sono ricercatore anch’io e non conosco un’istituzione pubblica al mondo dove un singolo ricercatore abbia così tanti privilegi.