Bilancio a 10 mesi dalla rimozione delle otturazioni in amalgama e dall’inizio dell’integrazione Mineral Test contro la stanchezza cronica

Sono passati oramai 10 mesi dalla rimozione delle otturazioni in amalgama e dal’inizio dell’integrazione mirata per disintossicarmi da mercurio ed alluminio della Mineral Test, percorso che ho seguito per curare la stanchezza cronica di cui soffro (e anche da un sistema immunitario molto debole, evidenziato dal basso rapporto CD4/CD8).

Il basso rapporto CD4/CD8 del mio sistema immunitario

Purtroppo, come per alcune altre persone che hanno intrapreso percorsi ancora più “potenti”, come la terapia chelante , non ci sono stati miglioramenti evidenti. Questo non vuol dire che non continuerò per gli altri due anni che mi sono prefisso il percorso di disintossicazione. Finchè non vedrò selenio uscire dal mineralogramma, continuerò la cura, tra l’altro economica e senza alcun effetto collaterale.

Questo non vuol dire però che terapia chelante o chelazione “dolce” (integrazione mirata) non siano utili o lo siano stati per molte persone, alcune delle quali ho avuto il piacere di conoscere personalmente ! Probabilmente questa terapia mi servirà per diminuire in futuro il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, e quindi sono molto contento di aver imparato cose nuove e di aver ricomposto un puzzle di cui avevo i pezzi da tempo ma che non riuscivo a collocare nel mio quadro generale di grande debolezza della salute e del sistema immunitario.

La mia speranza per una minor sonnolenza diurna e post-prandiale rimane ora, peraltro come ampiamente riconosciuto dalla medicina tradizionale, l’intervento di tonsillectomia e uvulopalatoplastica, visto il forte grado di ipertrofia tonsillare e la posizione palatale, confermati da due strutture ospedaliere differenti e da due esami di polisonnografia che hanno diagnosticato una OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno) di livello di gravità medio-grave (ottobre 2012).

Aggiornamento del 2015: tutte queste cose si sono rivelate inutili nel mio caso e non hanno impedito un sensibile peggioramento della sintomatologia della mia CFS tra il 2010 ed il 2015, dalla fatica neurologica alla tremenda sonnolenza. L’unico vero rimedio , nei giorni in cui posso usarlo, è  il Provigil.

Il primo ciclo di chelazione

A poco meno di una settimana dall’estrazione dell’ultima delle cinque otturazioni in amalgama, alle 18 di giovedì pomeriggio ho iniziato il primo ciclo di chelazione, con 100mg di DMSA ogni tre ore, anche di notte, fino alle 18 di domenica.

DMSA, il miglior chelante del mercurio, che teoricamente non ha effetti collaterali. A meno di essere molto intossicati dal mercurio, per cui bisogna utilizzare dosi bassissime.

E’ stata abbastanza dura. Gli effetti collaterali erano gli stessi del post-estrazione; intestino bloccato, mani gelate, tachicardia , sintomi depressivi e ansia. La notte dormire è stato praticamente impossibile , il sonno era molto disturbato, ma alla fine sono riuscito a concludere il primo ciclo. Come indicato nel racconto di un ragazzo americano, la chelazione non è un processo totalmente privo di rischi, e vanno monitorati con attenzione gli effetti collaterali. Il ragazzo in questione parla di una pessima esperienza con il DMSA , per il fatto che il mercurio in circolo viene ridistribuito all’interno del corpo, e le funzionalità renali di espulsione di questo metallo tossico possono essere molto ridotte dall’intossicazione stessa, e invece di essersi trovato bene con il DMPS, di cui tra l’altro racconta un sacco di particolari interessanti. Un’altra cosa che ho verificato coincidente con il racconto di questo ragazzo, è che il processo di ridistribuzione (e di espulsione, si spera) del mercurio continua anche dopo il ciclo di tre giorni, ovvero quando non si assume più il DMSA. Me ne sono accorto perchè pur avendo terminato il ciclo la domenica pomeriggio ieri, martedì, ho avuto braccia e mani congelate per tutto il giorno, e uno stato depressivo molto forte. Anche in questo caso la bioarginina – e non so ancora perchè – mi è stata utile per avere un po’ più di forze. Ora attenderò tutti gli 11 giorni prima di riprendere un secondo ciclo. Ad oggi  non ho avuto alcun miglioramento nè dalla rimozione delle amalgame, nè dall’intervento di settoplastica (una migliore respirazione notturna consente un’ossigenazione migliore del cervello, e la mia polisonnografia aveva registrato 13 eventi per ora tra ipopnea ed apnea) , in compenso ho una infezione batterica al setto più coinvolto dall’operazione, e così da oggi riprendo gli antibiotici per 10 giorni. Per quanto riguarda i benefici dalla rimozione del mercurio dalle otturazioni , tutti gli studi indicano che i primi risultati si vedono in modo evidente non prima dei sei mesi. Ed il 22 marzo saprò, con i risultati del test MELISA , se sono un soggetto che in presenza di mercurio e di titanio sviluppa reazioni autoimmuni.