Viruxan. Per un anno.

Aggiornamento : anche questa terapia purtroppo non ha dato risultati.

Dopo aver ricevuto notizia di un grande successo dell’antivirale a basso costo (e con scarsi effetti collaterali) Viruxan , da parte di una persona con CFS e come me positiva a HHV-7 in PCR, ma solo a partire dal settimo mese di assunzione (nel mio referto c’era scritto di prenderlo in effetti per almeno 1 anno) , ci riprovo. 1 Dicembre 2015 , inizio con Viruxan , per un anno. Gli effetti collaterali sono….maggiore stanchezza, il che è un macello , soprattutto per il lavoro, ma non posso mollare.

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Qui trovate alcuni studi su PubMed riguardanti l’efficacia del principio attivo di viruxan nei confronti di EBV , l’abstract di uno dei quali dice:

Isoprinosine, a synthetic purine derivative and a potentially useful immunostimulating agent, was tested for its ability to enhance lymphocyte responses to Epstein-Barr virus (EBV) antigens and to autologous EBV-transformed lymphocytes. Isoprinosine significantly enhanced the response of sensitized lymphocytes (i.e. from EBV-seropositive individuals) to EBV antigens, while it has no effect on the lack of response of unsensitized lymphocytes (i.e. from EBV-seronegative individuals) to these antigens. In addition, isoprinosine enhanced lymphocytes response to autologous EBV-transformed cells, and potentiated the generation of cytotoxic lymphocytes. From these observations, and since immunosuppression is commonly observed in EBV-associated malignancies and other EBV-induced disorders, it may be important to point out that the use of isoprinosine as an immunostimulating agent in patients with these diseases deserves serious consideration.

L’unico trial effettuato spiega delle cose molto interessanti (ma che i malati di CFS già sanno), ovvero che la terapia è stata efficace solo in un sottogruppo di pazienti con CFS (non tutte le CFS in effetti hanno origini virali) e che il tempo è un fattore determinante: in questa analisi temporale di 28 settimane (sette mesi), nelle prime 12 settimane (tre mesi) non c’era stato alcun incremento nelle citochine coinvolte nell’aggressione al virus, cosa che invece è avvenuta solo successivamente.

Ne parla anche il dr. Cheney in un interessante articolo dove spiega la differenza tra il principio attivo del viruxan e Kutapressin che è invece un vero antivirale.

Purtroppo, come già era avvenuto nel mese in cui l’avevo preso nel 2014, mi si blocca l’intestino e la stanchezza aumenta ancora di più , nonostante faccia di tutto, dall’alimentazione a passeggiate tutti i giorni, per evitare che succeda.

L’andamento del mio peso da quando ho iniziato la terapia con viruxan. credetemi che sto curando la dieta in modo molto attento ma è la stanchezza e la sonnolenza che paralizzano anche l intestino (o viceversa). ed è una maratona che durerà ancora 11 mesi. pensate che cammino tutti i giorni almeno mezz’ora.

Chelazione con DMSA, di nuovo

Aggiornamento: anche questa terapia non ha dato alcun miglioramento nella mia ME/CFS.

A circa tre anni e mezzo dal primo tentativo di chelazione dal mercurio con DMSA , ci riprovo. Purtroppo con la dose standard consigliata (100mg) avevo sintomi gastrointestinali fortissimi per cui dopo i primi tre giorni (il protocollo prevede 3 giorni sì e 11 no, se non ricordo male) ho abbandonato l’idea.

Il mio amico Paolo , che si è interessato a questo argomento, mi ha consigliato di riprovarci con dosi molto più basse (lui , svuotando le capsule e riducendo le dosi iniziali, utilizza circa 6mg a dose) .

Le pillole da 12.5mg di DMSA , un dosaggio otto volte più basso di quello standard che anche al mio amico Paolo faceva malissimo, e che mi consentono di riprovare la disintossicazione dal mercurio dai tessuti. Il DMSA non supera la barriera emato-encefalica, a differenza dell’acido alfa-lipoico, ma rimuoverlo dai tessuti grassi come reni e fegato potrebbe migliorare le condizioni generali del corpo.

Sul sito Mandi Mart inglese ho trovato il DMSA da 12.5mg , ed oggi ho iniziato. Dopo l’assunzione , mani gelide e forse un po’ di tachicardia (assolutamente controllabile) ma nessun grave effetto come avevo avuto con la dose da 100mg , quindi proverò nuovamente a fare un ciclo di 3 giorni. Paolo ha realizzato una piccola guida disponibile gratuitamente in rete su come seguire correttamente il protocollo di disintossicazione (protocollo Cutler). Lo seguirò anche per eseguire, dopo un ciclo di 3 giorni, la misurazione del mercurio urinario dopo l’assunzione di DMSA.

Prima di addormentarsi il protocollo Cutler prevede anzichè l’assunzione di DMSA ogni 3-4 ore anche di notte, di assumere con l’ultima dose del giorno una dose di acido alfa-lipoico a rilascio ritardato. La chelazione non va mai fatta se sono presenti amalgame contenenti mercurio in bocca !

La dose va presa a intervalli regolari, teoricamante anche di notte, ma per evitare di svegliarsi ogni 3-4 ore anche di notte, la sera oltre all’ultima dose si può prendere una dose di acido alfa-lipoico a rilascio ritardato (io ho acquistato il Tiobec 400 fast-slow che contiene anche complessi vitaminici) che copra appunto l’intera notte fino al mattino.

Aggiornamento: ho completato senza grosse difficoltà il ciclo da 10 giorni, avendo cura, per la prima volta in vita mia, di effettuare (circa 60 euro) l’esame delle urine alla ricerca di mercurio  , piombo ed alluminio durante il periodo di assunzione del DMSA. Si chiama “test da carico DMSA” e consente di vedere quanti metalli pesanti ci sono nel corpo. I valori sono risultati bassissimi, tali da escludere che la mia CFS sia correlabile ad un’intossicazione da metalli pesanti.

I risultati degli esami alla ricerca di metalli pesanti nelle urine effettuati durante un ciclo di chelazione con DMSA hanno mostrato valori bassissimi.