In un post di febbraio di quest’anno avevo raccontato qualcosa del bellissimo libro “La luce che cura” di Fabio Marchesi, ricco di testimonianze storiche, di molto buon senso. All’interno del libro si parla anche dello spettro di emissione della luce del sole e quello delle lampadine, da quelle tradizionali a incandescenza (che ora non vengono più vendute) ai neon e alle luci UV.
In quel post avevo anche scritto che sia a casa che in altri ambienti avevo acquistato due lampade / tubi TRUE-LIGHT per valutare la differenza in termini di stanchezza visiva / benessere . Bene, a distanza di quasi un anno devo dire che i risultati sono stati inferiori alle aspettative. La luce del sole – nel mio caso personale e particolare – mi dà vita ed energia, e quest’estate una volta adottata l’abitudine, quando l’orario di lavoro me lo consentiva , di prendere un’ora di sole al parco a metà pomeriggio senza crema con filtri UV , privarmi di quell’ora al parco (dove peraltro sono riusciti a rubarmi anche le Nike AIr 180 nuove) non era piacevole.
La luce artificiale delle lampade TRUE-LIGHT (più bianca di quelle “tradizionali”) invece , non mi ha dato benefici che compensino la maggior spesa per l’acquisto .
A tutto questo poi si è aggiunta pochi giorni fa una spiacevole esperienza nel supporto post-vendita. Uno dei due tubi al neon che uso in ufficio TRUE-LIGHT (acquistati a spese mie) , qualche mese fa, ha iniziato improvvisamente a fare molta meno luce dell’altro. Da una verifica dell’impianto elettrico risulta tutto a posto ma quando ho chiesto la sostituzione in garanzia mi è stato detto che la garanzia non copre tale difetto perchè il tubo si accende. Ecco una foto di cosa succede:
Facendo una foto balza subito all’occhio che il tubo di destra TRUE-LIGHT ha qualcosa che non va.
Sarebbe come se il concessionario di un’auto dicesse che l’auto che va a 30 all’ora non ha nessun problema perché si accende. Quando si romperanno queste lampadine e tubi tornerò a quelle tradizionali (ma alogene, a casa).
Perchè in acquari e rettilari ci sono lampade che emettono anche ultravioletti altrimenti gli animali che ci sono dentro muoiono ? Cosa ha portato la medicina dal curare la tubercolosi (prima della scoperta della penicillina) ed il rachitismo (e quindi l’osteoporosi) con il sole (ed i suoi ultravioletti) al consigliare a tutti di proteggersi sempre dagli stessi raggi, dai filtri UV negli occhiali fino ai filtri solari chimici (tra l’altro pieni di metalli pesanti) ? Il libro risponde a tutte queste interessanti domande . Mi limito per ora ad un semplice copia ed incolla, dato che nel sito originario il carattere è nero su sfondo scuro (!) riportando la fonte, della recensione dello straordinario libro “La luce che cura” di Fabio Marchesi che sto leggendo in questi giorni con grande interesse.
Esistono comunque lampadine ad ampio spettro ed ultravioletti, come quelle Light 4 Joy o della TrueLight (ne ho acquistate due con attacco tradizionale E27 di cui trovate qui la scheda tecnica, presso la Light Full di Grezzana (VR) ) anche se però purtroppo non ho visto grandi risultati.
Il sito è: http://yogaesalute.blogspot.it/2009/03/depressione-e-cura-della-luce-al.html
Che il sole e la sua luce abbiano effetti benefici sia sul corpo che sulla psiche non è certo una novità. Ma le rivelazioni che Fabio Marchesi fa nel suo libro sono assolutamente sconcertanti. Se utilizzata in modo corretto, assicura l’autore, la luce del sole è “capace di ‘sconvolgere’ in meglio la vita di chiunque, riportando il corpo umano a funzionare perfettamente, risolvendo gran parte di quei disturbi che possono impedire a chiunque di godersi una vita sana e felice.
Il libro in questione è ‘La luce che cura’, edito da Tecniche Nuove (19,50 euro) e scritto da Fabio Marchesi, ingegnere, scienziato e ricercatore membro della New York Academy of Sciences e dell’American Association for the Advancement of Sciences. Marchesi, considerato il massimo esperto italiano sulle applicazioni terapeutiche della luce, è autore di decine di brevetti internazionali su sistemi e apparecchiature terapeutiche basate su raggi infrarossi, ultravioletti e ad ampio spettro. Riportando i risultati di rigorose ricerche scientifiche, Marchesi dimostra nle suo libro che il sole, la luce e i raggi ultravioletti hanno strabilianti effetti terapeutici.
Le luci ad ultravioletti sono spesso utilizzate in discoteca perchè fanno risaltare in particolare il bianco. Quello che non si sa è che hanno anche effetti benefici sul corpo ed in particolare sulla sintesi di vitamina D, necessaria per l’assorbimento del calcio, e nel potenziamento del sistema immunitario.Per esempio: – che il sole e i raggi ultravioletti riducono il colesterolo e le carie dentali, migliorano il sistema immunitario, aumentano libido e fertilità, prevengono i tumori; sono un ‘nutriente’ indispensabile alla salute dell’uomo. – che l’illuminazione artificiale indebolisce il sistema immunitario, altera i ritmi biologici, lo stato emotivo, i sistemi metabolico, endocrino, aumenta i livelli di stress. – che il sole e l’illuminazione ad alta intensità sono la più efficace terapia contro la depressione. – che l’altezza da adulti dipende dalla luce solare a cui ci si è esposti nei primi mesi di vita. – che i bambini esposti a luce naturale e ultravioletta hanno migliori voti a scuola, minori assenze per malattie, miglior crescita e sviluppo, minori carie dentali; il loro quoziente intellettivo aumenta se stanno in stanze dipinte di giallo e arancione. – che la luce infrarossa e ad ampio spettro regola l’appetito, stimola il metabolismo e il dimagrimento. Insomma, come scrive l’autore, ‘La luce del sole è la più potente medicina che la natura abbia messo, gratuitamente, a disposizione dell’uomo’. Sono stati fatti molti studi scientifici ed è stato più volte accertato come la carenza di luce solare provochi danni alla salute. L’esposizione alla luce solare facilita nei bambini la formazione endogena della vitamina D, fondamentale nella metabolizzazione del calcio e nell’accrescimento dello scheletro. Esporsi alla luce solare è un ottimo sistema per prevenire i mali stagionali, come alcune forme di stanchezza e depressione che si riscontrano quando l’intensità della luce è minore, come in autunno. La luce solare indica i ritmi della giornata, ha effetti benefici sui neurotrasmettitori, come la melatonina e la serotonina, quindi fa bene all’umore. L’ultima conferma scientifica è arrivata dei medici dell’Ospedale San Raffaele di Milano, che hanno osservato oltre 600 pazienti affetti da disturbi dell’umore, ricoverati negli ultimi tre anni. I malati ricoverati nell’area est, esposta alla luce del sole, hanno avuto tempi di guarigione più rapidi rispetto ai malati ricoverati nella zona meno assolata dell’ospedale. Il professore Enrico Smeraldi, del Dipartimento di Scienze Neuropsichiatriche, che ha condotto l’osservazione, ha dichiarato: “tutti i depressi dovrebbero alzarsi presto al mattino e uscire al sole invece di rinchiudersi in casa con le serrande abbassate, come invece fanno”. La “light-terapy” è efficacemente applicata come cura per i depressi ed esistono apposite lampade che riproducono la luce solare da puntare in alcuni punti del corpo per ritrovare la serenità. I raggi ultravioletti svolgono infine alcune attività terapeutiche, dimostrate da tempo: migliorano lo stato di alcune malattie della pelle, come la psoriasi, la vitiligine, la dermatite atopica ed alcune forme di acne. Quindi l¿esposizione al sole primaverile, che non è ancora diretto e fastidioso come quello estivo, favorisce la sensazione di benessere e gli esperti consigliano di ritagliarsi del tempo libero per effettuare, ogni giorno, una passeggiata di almeno mezz¿ora al giorno, sotto la luce del sole.